Saldatore ad infrarossi: come funziona e come sceglierlo
Il saldatore ad infrarossi è un chiaro esempio di come il campo della meccanica si sia evoluto tenendo conto degli sviluppi dell’elettronica. È proprio dall’unione della meccanica e dell’elettronica che è possibile sviluppare i dispositivi utili per tutti i nostri lavori di fai da te. Nei nostri lavoretti abbiamo spesso bisogno di ricorrere a dei lavori di saldatura e la stazione saldante a infrarossi si può rivelare veramente molto importante. Questo tipo di apparecchio è molto utile per fare riparazioni e manutenzioni. Ma come funziona esattamente il saldatore ad infrarossi? Scopriamone di più.
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Come è composto e come funziona un saldatore a infrarossi
La saldatura ad infrarossi è un’operazione che può essere utile avere sempre a disposizione quando dobbiamo intervenire nei dispositivi elettronici. L’apparecchio che ci permette di eseguirla è composto da vari elementi.
È costituito infatti da un riscaldatore inferiore e da uno superiore, da una tabella PCB, da un sistema di controllo termico e da una termocoppia con montaggio. Funziona attraverso un meccanismo molto particolare, con lunghezze d’onda all’interno dello spettro infrarosso.
Possiamo parlare anche di stazione saldante ad infrarossi. Ne esistono due tipologie. La prima è quella con saldatore in ceramica, che è più sicuro per gli occhi. La seconda tipologia è quella rappresentata dal saldatore in quarzo.
Con questa seconda categoria però bisogna stare attenti, perché emette dei raggi infrarossi che potenzialmente potrebbero essere dannosi per la vista, anche se ha il vantaggio di dare la possibilità di lavorare più velocemente. Col saldatore in quarzo converrebbe utilizzare gli appositi occhiali protettivi.
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La scelta del modello
Per scegliere il modello più adatto alle nostre esigenze, teniamo presenti i criteri soggettivi di consumo. Non sempre infatti abbiamo la necessità di avere una stazione saldante di ultima generazione o di grandi dimensioni.
Il consumatore medio di solito ha bisogno di fare qualche saldatura soltanto di tanto in tanto, anche per preparare qualcosa in casa. Quindi può spendere intorno a 20-30 euro per un saldatore ad infrarossi di tipo comune.
Se invece vogliamo acquistare una stazione professionale ad infrarossi, puntando su prodotti di alta qualità, di certo il prezzo sale.
Alcuni pensano che bisogna tenere conto necessariamente della potenza di lavorazione. In realtà non è un criterio così importante, perché di solito tutte le saldatrici di questo tipo sono pensate per fornire lo stesso livello di wattaggio.
In genere i modelli sono costituiti da quelle caratteristiche che generano una potenza sufficiente per poter effettuare delle buone saldature. Sicuramente però un aspetto molto importante è quello della versatilità. Infatti, quando scegliamo un saldatore ad infrarossi, dovremmo puntare su un modello che si possa utilizzare su diversi materiali.
Questa possibilità l’abbiamo soltanto se consideriamo un apparecchio con temperatura regolabile. È molto importante poter controllare la temperatura per evitare di rovinare i prodotti su cui operiamo. Inoltre consideriamo anche le dimensioni di una stazione saldante. Una non troppo grande potrebbe essere la scelta giusta, in genere intorno alle misure di 30 x 20 centimetri, magari con un display che ci permette di visualizzare i sistemi di controllo.